Studio Oculistico Ciracì

PATOLOGIE

 

Numerosissime sono le patologie oculari che possono colpire l'occhio e le sue strutture. Qui elencate alcune tra le principali patologie che risultano essere, a nostro parere, quelle di maggior interesse per il paziente.

CONGIUNTIVITE

 

è un’infiammazione della congiuntiva, la membrana trasparente che ricopre la parte bianca dell’occhio (ossia la sclera) e la superficie interna delle palpebre. È una delle malattie oculari più comuni. La congiuntivite può manifestarsi in forma acuta o cronica.

 
Le cause della congiuntivite possono essere varie, ma le più frequenti sono le seguenti:

 
1) infezioni oculari (dovute a batteri, virus, funghi o parassiti);
2) allergie;
3) sostanze chimiche (cosmetici, farmaci, fattori ambientali);
4) agenti fisici di varia natura (tra cui 
I sintomi principali con cui le congiuntiviti possono manifestarsi sono Lacrimazione eccessiva, bruciore, sensazione di sabbia negli occhi (sensazione di corpo estraneo), secrezione (gli occhi tendono ad “appiccicarsi”) e fotofobia.

 

Il paziente può presentare occhi rossi, gonfiore più o meno accentuato della congiuntiva e delle palpebre, piccole emorragie congiuntivali bulbari o tarsali (in particolar modo nelle forme virali).

CATARATTA

 

è un processo di progressiva perdita di trasparenza del cristallino. Questo processo, legato a fenomeni di ossidazione delle proteine che lo costituiscono, è il risultato di un fenomeno biochimico che si verifica con l'aumentare dell'età. L'allungamento della vita media ha portato a un aumento del numero di casi, tanto che oggi l'intervento di asportazione della cataratta è uno dei più eseguiti in tutto il mondo.

 
Anche se si tratta di una patologia tipica della senescenza, può interessare anche età meno avanzate, ma in questi casi si tratta di cataratta legata a fattori secondari (diabete, processi infiammatori, esposizione eccessiva radiazioni infrarosse e UV, cause iatrogene e congenite). I sintomi sono generalmente caratterizzati da un offuscamento visivo globale, ma il disturbo della vista è tanto più evidente quanto più estesa e più intensa è l'opacizzazione del cristallino.

GLAUCOMA

 

è una malattia oculare dovuta generalmente a un aumento della pressione all'interno dell'occhio. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità colpisce almeno 55 milioni di persone sulla Terra ed è una delle principali cause di disabilità visiva dopo la cataratta; in Italia si stima che circa un milione di persone ne siano affette, ma si calcola che la metà dei malati non ne siano a conoscenza (i non diagnosticati sono quindi circa mezzo milione). La cecità e l'ipovisione provocate dal glaucoma si possono prevenire purché la malattia sia diagnosticata e curata tempestivamente.

MACULOPATIA

 

si intende qualsiasi malattia che colpisce la macula, l'area che si trova al centro della retina, che serve alla visione distinta centrale. Al centro della macula c’è la fovea: si tratta di una depressione retinica dove si trova la foveola, la zona più sottile in cui sono presenti solo i coni. Questi ultimi sono dei fotorecettori ossia cellule in grado di trasformare i segnali luminosi in impulsi elettrochimici responsabili anche della percezione dei colori (a differenza dei bastoncelli, abbondanti nella periferia retinica, che vengono sfruttati solo per percepire forme e movimento in condizioni di scarsa luminosità).

 

Il sintomo principale della maculopatia è una caratteristica perdita della funzione visiva: chi ne è affetto ha una zona di non visione al centro del campo visivo (scotoma). Altro sintomo comune nelle maculopatie è la distorsione delle immagini (metamorfopsie). Sintomi di minore frequenza sono le errate percezioni della dimensione degli oggetti osservati, che possono essere sia sottostimate (micropsia) e sia sovrastimate (macropsia).

CHERACOTONO

 

è una patologia oculare caratterizzata da uno sfiancamento centrale della cornea (ectasia) che colpisce entrambi gli occhi, anche se con diverso grado evolutivo, la cui prevalenza è di un caso ogni duemila abitanti. Non è presente alla nascita, comincia a manifestarsi verso la pubertà (tra i 12 e i 15 anni), progredisce sino a quarant’anni circa. Ci sono però forme che insorgono più tardi e altre che non si arrestano e continuano a progredire. Quindi ogni caso va inquadrato singolarmente. La causa del cheratocono rimane ancora oggi sconosciuta.

 

Sicuramente si tratta di una malattia familiare. Studi di genetica ipotizzano che alla base possa esserci l’alterazione di un gene non ancora identificato. Il cheratocono, dunque, sarebbe causato dall’alterazione di uno o più geni, da cui deriverebbe uno squilibrio fra la produzione e l’eliminazione di componenti della cornea, con conseguente riduzione del suo spessore e con l’alterazione della sua capacità di resistenza: queste caratteristiche avrebbero l’effetto di provocare deformazioni della superficie oculare nel corso degli anni.

RETINOPATIA DIABETICA

 

il diabete mellito è una malattia ereditaria causata da una alterazione del metabolismo degli zuccheri; la concentrazione nel sangue di uno zucchero chiamato glucosio (glicemia) è superiore rispetto alla norma e necessita costantemente di essere ridotto mediante diete e terapie a base di sostanze ipoglicemizzanti e di iniezioni di insulina.

 

Il diabete provoca un’alterazione dei vasi sanguigni in tutto il corpo e in particolar modo dei piccoli vasi (capillari), i quali portano sangue ai tessuti e scambiano con essi ossigeno e nutrimenti. I capillari vengono danneggiati a causa dell’interazione tra i costituenti della loro parete e lo zucchero circolante in eccesso nel sangue. La retinopatia diabetica è una manifestazione localizzata del diabete. Sebbene ogni struttura dell’occhio possa essere interessata dalla malattia diabetica (infezioni ricorrenti della palpebra e delle congiuntive, cataratta, glaucoma, paralisi dei muscoli oculomotori) la retina, ricca di vasi capillari, ne viene particolarmente colpita. E' un’alterazione dei capillari retinici: divenuti più deboli, essi modificano la loro morfologia provocando a lungo termine un’alterazione dei tessuti retinici, i quali, non ricevendo sangue ed ossigeno in quantità sufficiente, degenerano. Nei paesi sviluppati, la retinopatia diabetica rappresenta la principale causa di cecità in persone tra i 25 e i 60 anni d’età. Il rischio di cecità è 25 volte maggiore nei diabetici rispetto ai non diabetici.

RETINOPATIA IPERTENSIVA

 

è quella condizione clinica caratterizzata da una pressione arteriosa più o meno alta. E’ una patologia diffusissima ma, se diagnosticata e curata in modo scrupoloso difficilmente causa danni irreversibili. Essendo una malattia polidistrettuale interessa vari organi, quali il cervello, il cuore, il fegato, il rene e l’occhio. La retinopatia ipertensiva rappresenta la manifestazione oculare della ipertensione arteriosa. Essa è caratterizzata da un ampio spettro di alterazioni vascolari retiniche direttamente correlate alla frequenza e al grado di innalzamento della pressione arteriosa sistemica. L’innalzamento della pressione, all’interno del vaso arteriolare retinico, innesca dei meccanismi di compenso costituiti dalla contrazione delle fibrille elastiche della parete vasale. Questa contrazione porta ad un restringimento del lume vasale e ad un aumento della tortuosità del vaso stesso.

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